….e tutti vissero felici e…scontenti?
Come nelle più note favole è stata scritta la parola fine al “nuovo” ’Accordo Stato-Regioni sulla formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro sancito nella – Seduta ordinaria del 17 aprile 2025 della Conferenza Stato Regioni.
Ci siamo quindi ritrovati una gradita sorpresa aprendo il nostro Uovo di Pasqua; un regalo atteso da circa tre anni… Ma è valsa la pena, attendere così tanto tempo ? Chissà…..mi limito al momento a riepilogare le principali novità introdotte:
- Unificazione e razionalizzazione normativa: l’Accordo sostituisce integralmente gli Accordi Stato-Regioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, creando un unico corpus regolatorio per la formazione in materia di sicurezza.
- Progetto formativo strutturato: introdotta una metodologia vincolante per l’elaborazione del progetto formativo, che dovrà definire obiettivi, contenuti, durata, modalità didattiche, valutazione dell’apprendimento, aggiornamento e verifica dell’efficacia, in coerenza con la valutazione dei rischi e l’organizzazione aziendale.
- Didattica a distanza regole per videoconferenza e formazione e-learning: videoconferenza sincrona ammessa per tutti i corsi teorici, con requisiti tecnici e modalità di tracciabilità della partecipazione; E-learning consentito per i contenuti dei moduli base e di aggiornamento (ma non per i preposti), secondo uno standard tecnico-didattico nazionale conforme ai criteri già introdotti dall’Accordo del 2012, ma oggi resi più stringenti in termini di tracciabilità, tutoraggio e valutazione finale.
- Durata e contenuti minimi armonizzati: ogni percorso formativo (iniziale e di aggiornamento) è stato ridefinito per garantire omogeneità nazionale, personalizzazione in base al rischio, e aggiornamento continuo dei contenuti sulla base dell’evoluzione tecnico-normativa e organizzativa.
- Formazione figure della Sicurezza: inseriti, non solo, l’obbligo della formazione, per 16 ore, per i datori di lavoro ma, coerentemente vi sono modifiche ai corsi per preposto, dirigente e lo stesso datore di lavoro che svolge direttamente i compiti del Servizio di Prevenzione. E definiti criteri e modalità della formazione per i- soggetti operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (D.P.R. 177/2011);
- Formazione attrezzature di lavoro: inserite nell’obbligo formativo , nuove tipologie di attrezzature quali a titolo esemplificativo e non esaustivo carri ponte e macchine raccogli frutta.
In attesa quindi che l’Accordo diventi operativo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, tenuto conto che vi sarà un regime transitorio atto a garantire il periodo di passaggio al nuovo regime, non resta che gustarci , come del buon cioccolato, a piccoli morsi, le novità introdotte, cercando di coglierne le sfumature e i profumi.
A me è rimasto l’amaro in bocca (non credo sia l’alto contenuto di cacao) leggendo quanto indicato al tema “ verifica dell’efficacia”, punto sul quale il nuovo Accordo non mi pare, da una prima quanto sommaria lettura, aver fornito indicazioni e modalità di gestione/attuazione utili a dirimere una questione sulla quale gli esperti ai lavori dibattono da tempo; così come faccio fatica a digerire, rispetto ad una reale efficacia del corso, l’aumento e la rimodulazione della durata e periodicità per la formazione base dei preposti (corso base, ora elevato a 12 ore con relativo aggiornamento biennale); dovremo, come formatori, adoperarci per individuare modalità innovative per trasferire contenuti atti a valorizzare una figura così importante nel panorama della sicurezza sul lavoro.
Come si dice ..”de gustibus”… dimenticavo… ricordatevi di avvertire i vostri Datori di Lavoro, di mettersi il vestito del discente e di riservarsi uno slot di almeno 16 ore, per fruire del corso che il nuovo Accordo ha riservato (finalmente) anche a loro che sono e rappresentano il motore principale per fare funzionare al meglio la macchina della Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro!
Siamo solo all’inizio di questa nuova “ favola”…buona lettura auspicando che il finale ci riservi un numero sempre inferiore di infortuni e una sempre più crescente consapevolezza e cultura su questi temi.
Claudio Caorsi
Consigliere di Amministrazione Sicurtech Srl